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É uscito venerdì 20 gennaio 2023 "Lo farei", il nuovo singolo di Torchio, fuori su tutte le piattaforme digitali per Ohimeme (www.ohimeme.com). Il brano snoda la storia di un adolescente che viveva i propri tormenti immaginando le ballads che avrebbe voluto cantare, ed è influenzato dalle “Murder Ballads” di Nick Cave, del 1996. Una canzone insolitamente intima e diretta per Torchio, che si avvale della collaborazione di Andrea Manuelli al piano distorto e Sebastiano De Gennaro (Calibro 35, Baustelle, Silvestri, Capossela…)  alle percussioni, rumori ed atmosfere.

Abbiamo parlato con lui di com’era avere 14 anni, di menti inoperose e molto altro. Date un’occhiata!

 

1. Com’eri a quattordici anni? La musica già faceva parte della tua quotidianità? Il tuo rapporto con la musica è mai cambiato da allora? 
Ero un ragazzino malinconico ma sognante, vivevo fra le contraddizioni che animano tutti gli adolescenti. Leggevo molto ma più che altro ascoltavo musica . Il rock che arrivava da oltreoceano come i cantautori “storici” italiani, il tutto grazie a mio fratello maggiore che mi coinvolgeva nel proprio curiosare di ventenne. Il rapporto con la musica ovviamente muta con il tempo, perché è semplicemente vivendo che si cambia, si impara ad ascoltare, ma se devo essere sincero ho sempre cercato di guardare ampio, senza preclusioni o limiti dettati dalle mode imperanti. 

2. Cosa intendi, quando parliamo del tuo ultimo singolo dal titolo “Lo farei” per “menti inoperose”? 
Le menti inoperose, che forse non riescono più sognare, gli adulti che gestiscono “il tutto” animati dalle proprie certezze sono ancora li, quel ragazzino no. La piccola poesia che anni dopo abbiamo musicato, si perdeva fra i tormenti giovanili e l'autolesionismo . Una volta divenuta canzone credo se ne possa invece cogliere il lato positivo , infondo si trattava di quel bisogno di comprensione ed amore che oggi adoro condividere con gli altri.

  3. In che modo “Lo farei” è anche una canzone d’amore? 

E’  una canzone d’ amore, ma per l’esistenza. Vivere non è mai semplice ma devo dire che mi piace, si mi piace ancora.

  4. Da qualche parte abbiamo letto che ritieni il tuo progetto inscindibile dalla parte live. È ancora così? Quali sono le difficoltà del suonare, da dopo il Covid? E a cosa sono dovute, secondo te?  Questo brano è l’anticamera di un nuovo disco? 

La dimensione live è necessaria ed anche se per svariati motivi sono diminuiti gli spazi in cui muoversi c’è ancora tanta bellezza da incontrare nei concerti “veri” , in quelli che adoro seguire e spero anche nei miei che ho il piacere di fare. Abbiamo suonato in ogni luogo e situazione e goduto e forse a volte anche sofferto ma ne e’ valsa sempre la fatica. Perché di questo si tratta, di impegno, passione, amore e fatica. La musica bisogna condividerla e bisogna saperlo fare. La Pandemia? Quella è passata ed è stato un periodo triste e complicatissimo che ha creato dei vuoti enormi anche in ambito musicale , del resto tutto cambia, l'importante è che la voglia di fare resti intatta. E' senza dubbio un buon momento, abbiamo bell’e che pronto il nuovo Ep che uscirà nel 2023 per l’etichetta Ohimeme e possiamo procedere con i concerti. 
Ciao e a prestissimo.