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Abbiamo contattato IVAN ROMANO che ci ha raccontato il suo nuovo disco dal titolo "L'INVENTORE SALTUARIO": ci ha raccontato il suo universo musicale, le sue nuove canzoni, le sue influenze musicali, i progetti futuri e molto altro.
Buona lettura


IVANROMANO1. Chi è IVAN ROMANO secondo IVAN ROMANO?
Ivan Romano è un appassionato della musica, è un sognatore che racconta in modo semplice ciò che osserva, ciò che vive ogni giorno, racconta vita vissuta, temi mai scontati e banali. Lui ama la musica Folk con varie sfumature, è un racconta storie che dalle tradizioni arrivano ai giorni nostri, è un cantautore che vive di musica e si diverte in modo professionale.

2. Come definiresti la tua musica? Se dovessi dare tre aggettivi alla tua musica, quali sceglieresti?
La mia musica Folk dalle varie sfumature potrei definirla “Tradizionale, Rilassante e Comprensibile”.

3. Cosa rappresenta per te la musica (la tua e quella che ascolti)?
La musica rappresenta il mio stile di vita, è la direzione di ogni mio senso logico. Ad onor del vero sono quasi due anni che non ascolto altra musica se non quella che scrivo, perché tra produzione dell’album “L’inventore Saltuario”, il tour live e la produzione del mio nuovo album che uscirà a luglio 2017, non ho materialmente tempo per ascoltarla.

4. Ascoltando il tuo ultimo lavoro “L’INVENTORE SALTUARIO”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Sul titolo ho voluto ironizzare e sottolineare il momento delicato che l’arte sta attraversando, anche se la cosa è generalizzata in tutti i settori. Io mi sento un inventore a tempo pieno e lo faccio da quando avevo 11 anni, età in cui ho scritto la mia prima canzone inedita. L’album è nato da un sogno fatto da L’inventore in una notte di aprile, quando egli sogna la sua donna in modo passionale, a tratti ossessionato dai suoi profumi, da suoi comportamenti sfuggenti e misteriosi, ma tutto si placa quando lui si rende conto che in fondo era solo un sogno! Le idee di base dell’album sono abbastanza semplici, ossia creare un dialogo costante tra gli attori dei brani e allo stesso tempo tra i vari strumenti usati nei colori armonici, ma soprattutto arrivare in modo diretto e comprensibile ad ogni ascoltatore. Credo che nella musica non vi è più nulla da inventare, bisogna solo raccontarla ognuno come gli pare. La musica è l'arte di esternare attraverso i suoni e i rumori ciò che è racchiuso nelle nostre anime.

5. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Attualmente sto registrando il mio nuovo album “Folk della Tradizione” che uscirà presumibilmente a luglio 2017, al progetto stanno collaborando molti musicisti e una compagnia di recitazione,  l’obiettivo è di creare un “Video Concept Live” è portarlo in tutti i Teatri in Italia. Un progetto innovativo che rievoca i valori della “Tradizione”.

6. Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è quello di avere sempre la voglia e il piacere di scrivere e raccontare la mia musica.

7. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
“The Fab5”, “Officine Meccaniche” e “Retrò Maison”.