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Si intitola “Radici” il nuovo Ep di Cheriach Re e parla di tutto ciò che ci lega al mondo, un viaggio indie-folk alla scoperta delle proprie origini e del proprio modo di relazionarsi agli altri. Un passo in avanti con lo sguardo al passato, un atto di gratitudine verso ciò che l’ha cresciuta e resa quella che è ora: la famiglia, gli amici di una vita, se stessa. Punti fermi su cui ci siamo costruiti, ancore a cui ci aggrappiamo, la comfort zone del conoscersi ma anche l’ambizione di trasformarsi abbandonando ciò che non ci appartiene più. Un continuo allenamento al coraggio di saper cambiare strada e rischiare ad ogni bivio, portando con sé tutto ciò che di prezioso si è coltivato.

Cinque canzoni dal cuore acustico e dall’arrangiamento minimale, una corteccia sottile ma solida che ne protegge la linfa vitale. Cheriach Re pesca dagli ascolti internazionali e da artiste che l’hanno smossa come First Aid Kit, Lisa Hannigan, Phoebe Bridgers e Julien Baker. Se nel precedente EP “Lallazioni” predominava l’idea di una sperimentazione istintiva, ora Valeria mette al centro un songwriting più lineare e maturo. In ogni brano possiamo ritrovare una diversa “radice”, la nostra storia diventa così una bussola che ci invita a proseguire il viaggio: se in “Puchukay”, apice etnofolk dell’EP, si cita l’inaspettata eredità familiare con un ritornello Inca, in “La Rochelle”, una ballad malinconica ballad, la fuga dalla terra natia diventa la migliore forma di riscatto. “Conoscersi” e “Abitudine” si rivolgono al rapporto intimo con i nostri limiti. Due brani più pop e ritmati, ma dotati anche di una schietta sincerità, per accettare quello che siamo come primo passo verso il cambiamento. L’EP si chiude dolcemente con “Bonsai”, l’unica canzone dedicata ai rapporti sentimentali e alla loro complessità, un brano dal sapore malinconico in cui si riconosce alla rottura un potere di adattamento e rinascita.“Radici”, il nuovo EP di Cheriach Re, esce il 19 Aprile 2024

Cheriach Re, è una cantautrice comasca, chitarra e voce, melodia e istinto. Le sue canzoni raccontano diverse esperienze umane e sociali, in chiave intima e sincera. Lo fanno timidamente ma con sicurezza, cullandosi tra malinconia e speranza ma lasciando spazio anche a leggerezza e autoironia. Lo pseudonimo nasce dall’unione dei cognomi delle proprie nonne Daria Cheriach, di origine istriana, e Giovanna Re, italiana ma trapiantata in Ecuador per una vita intera. Un’eredità femminile e multietnica, preziosa e di grande stimolo: fin da bambina questo legame con terre lontane e sconosciute l’ha incuriosita e affascinata, permettendole di sentirsi figlia di mondi diversi. A giugno 2021 ha pubblicato il suo primo EP “Lallazioni”, cinque brani che si pongono come i primi esperimenti comunicativi del progetto. Dal 2021 è parte di Canta Fino a Dieci, un collettivo di cantautrici impegnate nel promuovere la partecipazione femminile nel mondo della musica e ad abbattere gli stereotipi di genere.
Influenze: Lisa Hannigan, Julien Baker, Phoebe Bridgers, Guitarricadelafuente