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Il nuovo lavoro de La Metralli, “Ascendente”, uscito il 30 agosto 2019 per Amigdala e distribuzione Audioglobe, si pone come un concept che rimanda all’idea di ascendere verso la luce, dal buio del quotidiano.

L'immaginario sembra quello della narrativa fantastica di Cortazar, vedi il rimando all'artwork curato dall' artista visiva Sara Garagnani, che strizza l'occhio a un certo Calvino e le controfavole di Ovidio nelle sue metamorfosi. Ne deriva un dialogo di suoni e visioni antropomorfe tra il diurno e il notturno. Sono stati utilizzati per lo più strumenti acustici o semi-acustici, nessun synth o campionamento, ma sono stati suonati ed arrangiati come fossero strumenti elettronici. Questo ha dato vita a un sound acustico/elettronico non convenzionale.

Si passa al trip-hop ("Il sindaco"), dove le trame vocali raggiungono territori cari ai Portished, si attraversano le fogne di un capitolo di Branchie di Ammaniti coi suoi mostri e animali ("Oceano madre" e "nero"), per arrivare alla sorgiva speranza acquatica tra sentori che mettono in fila le ipnotiche ballate acustiche e un certo jazz soffuso. Si arriva ad un'atmosfera pop-world di una Grouper in vena di lamento e ira ("Brecce") e poi si cede il passo ad una suite traversa e militante già trend degli ultimi album della riot girl Pj Harvey ("manifesto"). Un sussulto pop (01.52 a.m.), e si torna subito alla malinconia degli "arpeggi" della cumpa di Thom yorke ("elegiaca"). L'apice del disco che dà personalità alla band divincolandola dai riferimenti, è il pezzo "Portami qui" tra world music e pulviscolo elettroacustico con ricami di piano. Insomma una storia affascinante in un lavoro ben costruito che però al di là di della forte narrazione lirico-sonica, ha la pecca che purtroppo, rispettando fedelmente il racconto, tende ad essere a tratti, un pò troppo monocorde. Ma questo difetto scompare con i ripetuti ascolti dell'album.

Tracce:

1.il sindaco
2.oceano madre
3.nero
4brecce
5.manifesta
6.01.52a.m.
7.elegiaca
8.quiete
9.portami via
10.son la mondina,son la sfruttata

Marco Valis Di Mauro