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1.Chi è MARGHERITA ZANIN secondo Margherita Zanin?
Marghe è una persona buona, a tratti paranoica, con un grande amore nei confronti della vita, altruista, testarda. Amo le emozioni pure, le persone sincere, coloro che si buttano apertamente sui sogni. Mi piace poter essere me stessa, forse sono libera, le prigioni sono come nodi stretti nei quali divento come un animale in gabbia, la mia natura è essere un cane sciolto. Sono una pigra a cui piace fare sport, una persona dolce, premurosa, con qualche difetto facilmente visibile. Sono trasparente, ho voglia di viaggiare, amo specchiarmi senza motivo per cercare di comprendermi dentro. Sono entusiasta e credo nella fortuna, romantica, sensibile, morbida a tratti tagliente, comprensiva, comunicativa. Ho gli occhi blu, sono innamorata della musica e credo che il senso della mia vita sia portare allegria senza pretendere nulla in cambio.

2.Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
La mia musica è musa di me. La definisco popolare, d’autore, alternativa.

3.Ascoltando il tuo nuovo lavoro ci si ritrova piacevolmente immersi in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Questo progetto è nato dalla voglia di distinguersi, spiegare ad altri alcuni sentimenti reconditi, analizzare quello che tenevo nascosto, un’ omaggio ad alcune situazioni che ho vissuto, alle persone che ho amato, a chi è rimasto, a chi se ne è andato! Le idee sono chiare. Volevo far trasparire il mio pensiero sulla nuova società del presente, sull’ amore e le sue misteriosità, sull’auto analisi dell’essere umano che si sente “umano” piano piano. “Distanza in stanza” è un disco da ascoltare più volte, vicini a qualcuno oppure da soli, accanto a chi vogliamo sia parte di noi.

4. Qual è la canzone che ti capita di fischiettare o canticchiare più frequentemente?
La canzone che mi capita di cantare più spesso in questo periodo è “In mezze Maniche d’autunno” di Doro Gjat dal disco “Orizzonti Verticali”.

5. Sei stata ospite del concert del Primo Maggio di Roma 2019: come è stata questa esperienza? Cosa ti ha dato e in cosa ti ha deluso?
Non mi ha deluso niente, siamo riusciti a salire sul palco ed a fare quello che ci piace di più. Una sensazione fortissima ci ha avvolto e ci ha permesso di comprendere quello che stavamo facendo. Cantare una canzone personale su un palco così importante ci ha forgiato artisticamente. Ha trasmesso un senso ben distinto tra parole sensazioni e musica, data la sua particolare struttura ed il percorso che abbiamo fatto negli ultimi anni per permettere proprio questo. Un'esperienza indimenticabile.

6. Quali sono i tuoi progetti futuri?
I miei progetti futuri saranno quelli di andare alla grande. Vorrei che la mia musica non smettesse mai di evolversi, e così io stessa. Sto scrivendo canzoni nuove, sto organizzando il tour e stiamo per partire per una nuova avventura. La musica fa da mezzo di consapevolezza. Ci rende più consapevoli. Più sicuri, più veri. Evoluti. Creativi.

7.Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Crash Test Dummies, Air, Zero7