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I Bravo Gesù Roger pubblicano il loro singolo di debutto, preludio di un disco in arrivo quest'inverno. Un primo capitolo, disponibile da giovedì 3 ottobre 2024 su tutte le piattaforme digitali in distribuzione Believe Music Italy, dal titolo "Fame", primo assaggio di un album di debutto che ci friggerà le trombe d’eustachio con tormentoni spregiudicati, riffoni tricefali, rime, assonanze, onomatopee, allitterazioni, e quella giusta dose di follia che garantisce un sonno agitato e un risveglio su un pavimento di marmo e grappa.

Noi non potevamo che cercare di scoprire qualcosa in più su questa band sopra le righe e inclassificabile, cercando di farci raccontare tutto di questo nuovo inizio.

1. Come band, di che cosa avete fame ultimamente? Quali sono le vostre ambizioni e dove pensate di arrivare come Bravo Gesù Roger?

La fame principale al momento è quella per i concerti, purtroppo avere molte occasioni per proporre dal vivo la nostra musica non è facile, ci stiamo lavorando e speriamo di riuscire a ottenere un buon numero di live per il prossimo anno. Penso che l'ambizione principale sia appunto di diffondere di persona questa musica in più luoghi possibili, le piattaforme certo aiutano ma portarla “a mano” è tutt'altra cosa.

2. Quanto avete aspettato prima di pubblicare questo disco? Avreste aspettato ancora per cercare un’etichetta? Oppure avere o meno una realtà è indifferente per voi?

A noi interessa maggiormente la dimensione dal vivo, il nostro obiettivo è fare concerti davanti a delle persone. I brani li abbiamo scritti per avere un repertorio da proporre dal vivo e abbiamo deciso di fissarli su disco quando piú persone hanno cominciato a chiedercelo ai concerti. Dopo aver suonato questi brani per un anno dal vivo li abbiamo raccolti in un album. In questa fase avere un’etichetta non farebbe differenza, forse in futuro potrebbe essere utile.

3. Quali sono le caratteristiche che rendono i brani dei Bravo Gesù Roger riconoscibili e completamente vostri? Cosa non può mai mancare?

Direi un mix di riff accattivanti, orecchiabili ma non scontati e a volte cervellotici, testi ironici con occasionali cori da stadio, un po' di psichedelia, parecchia improvvisazione e un'immancabile vena gospel, a volte più accentuata a volte più nascosta.

4. “Amore, odio, soldi, sesso, droga, salame…”, come mai avete scelto queste cose per creare il mix perfetto per descrivere “Fame”? È di queto che di solito le persone hanno fame?

Fame intesa come necessità, bisogno atavico in grado di modificare il comportamento di una persona. Sicuramente queste sono le cose piú comuni di cui la gente ha fame, ed ognuna di queste si è meritata una strofa nella nostra canzone.

5. Avete già delle idee per il secondo album?

Certo, siamo già al lavoro su nuove canzoni, le idee non mancano e le sessioni in sala prove danno sempre ottimi frutti!