2002-2009: 7 anni in cui i Love Shower Love hanno attraversato generi e formazioni con nomi diversi. Dal post-grunge anglofono degli Ashen Wave, insieme al cantante Fabio Cantù, all’indie rock italiano dei LaCorte, con la formazione a 4 che sarebbe poi diventata quella definitiva, seppur con un ritorno all’inglese e a suoni più alternative. Ora la band ha deciso di pubblicare sulle piattaforme di streaming, disponibile da martedì 15 ottobre 2024 per Gelo Dischi, in una nuova versione rimasterizzata, tutti i brani rimasti ancora inediti per il digitale, come conchiglie che risalgono dalla risacca. Per rispondere alla domanda: “Com’eravamo”, anzi, “L’onda, che eravamo”.
Questa raccolta celebrativa viene accompagnata da un nuovissimo singolo, “Lido Caina”, che segna il ritorno alla lingua italiana. Una cavalcata garage allucinata con un ritornello che ricorda un mantra insieme euforico e disperato.
Abbiamo cercato di riassumere il loro percorso, interrotto bruscamente e che, pare, non hanno intenzione di riprendere. Questo Best Of è la celebrazione di quegli anni lontani, e della loro fine come band. Ecco com’è andata!
Che cos’hanno in comune, musicalmente parlando e non musicalmente parlando, i progetti de LaCorte, Ashen Wave e Love Shower Love? E qual è stata la sorte degli altri due?
Musicalmente, questi progetti condividono l’impronta di un rock alternativo con contaminazioni di diversi generi e l’attitudine a esplorare suoni nuovi. Ashen Wave era più radicato nel post-grunge e nel nu metal, riflettendo il periodo e le influenze di quegli anni. Con LaCorte, ci siamo mossi verso un indie rock italiano più melodico e riflessivo. Love Shower Love rappresenta l’incontro di tutte queste esperienze, trovando la nostra voce definitiva in un mix di sonorità e lingue. Non musicalmente, il filo comune è sempre stato l’amicizia e la volontà di evolverci insieme, nonostante i cambiamenti. Ashen Wave e LaCorte sono stati fasi del nostro percorso, capitoli che hanno lasciato il segno, ma che sono naturalmente giunti alla fine per fare spazio a qualcosa di nuovo.
Che ruolo ha avuto Luca Urbani e Gelo Dischi in questo Best Of?
Luca Urbani e Gelo Dischi sono stati fondamentali per il nostro Best Of. Luca ha lavorato alla rimasterizzazione dei nostri pezzi con grande sensibilità, dando nuova vita a brani che portavano ancora l’impronta dei nostri inizi. Con Gelo Dischi, che rappresenta il cuore della scena indie brianzola, abbiamo trovato una casa che rispecchia il nostro percorso e ci ha permesso di chiudere il cerchio nella scena musicale che ci ha formati. È stato un incontro naturale, basato su un rispetto reciproco e sull’affinità di intenti.
Che cosa vi manca di più, in definitiva, di ciò che eravate con i Love Shower Love e di quei sette anni che avete voluto racchiudere qui?
Ci mancano l’energia e la spontaneità di quei primi anni, la connessione diretta con il pubblico nei piccoli locali, la complicità di una scena in cui ognuno si supportava a vicenda. E poi, quel senso di libertà creativa che ci faceva sperimentare senza troppe aspettative o pressioni. Sono momenti che difficilmente torneranno, ma è bello poterli ricordare e condividerli con chi c’era e chi ci scopre ora.
Non ci sarà quindi nessun seguito?
Non possiamo prevedere il futuro con certezza. Questo Best Of è una celebrazione e, in qualche modo, un addio. Ma se c’è una cosa che ci ha insegnato il nostro percorso è che le vie della musica sono imprevedibili. Per ora, consideriamo questo un punto di arrivo, un momento per guardarci indietro con soddisfazione. Ma mai dire mai: l’amore per la musica e il legame tra di noi non scompariranno, e chissà che non ci sia un’ulteriore pagina da scrivere.