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DSC 0643Una chitarra acustica e una elettrica, un tavolino d'appoggio per un bicchiere di vino rosso e il talento di una grande artista a riempire il palco del Blue Note di Milano per un sabato sera diverso dagli altri. Maria Gadù propone un set intimo, sublima l'essenza della sua carriera andando all'anima delle canzoni, in una performance che racconta senza fronzoli la sua storia di donna in musica.

La cantautrice brasiliana si dona generosamente al pubblico del club milanese, con ampi sorrisi, accenni di brindisi, e piccoli assoli vocali e strumentali. I pezzi più rappresentativi dei suoi tre album in studio ("Maria Gadù", "Nòs" e "Guela") sono rivisitati con grazia e intensità. In qualche breve racconto in italiano la sua voce accenna alla crisi in Brasile, suo paese d'origine, al quale dedica la toccante interpretazione di "Ne Me Quitte Pas" di Jacques Brel. In scaletta c'è spazio anche per un omaggio alla canzone italiana contemporanea con "A me ricordi il mare" di Daniele Silvestri, che suona perfettamente nelle corde della cantante sudamericana.

A chiosa del concerto la sua canzone simbolo, "Shimbalaiê", accompagnata dal fragoroso applauso ritmico del pubblico, che la saluta con calore.