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Abbiamo intervistato Bonifacio Madeyes che ci ha raccontato il nuovo disco dal titolo “Zero Over Zero”, ci ha parlato delle nuove canzoni e molto altro.
Buona lettura.

1. Chi è Bonifacio Madeyes secondo Bonifacio Madeyes?
È un song-writer, chitarrista, fisico-matematico, le cui radici musicali affondano nel rock e nel blues, con una predilezione particolare per la psichedelia, le atmosfere stratificate e le tessiture di Pink Floydiana memoria. È voce, chitarra, produttore e ‘pilota’ del progetto ‘Madeyes’, in cui unisce la propria scrittura al contributo di Marco Jester Giannetti (flauto e compagno di avventure fin dall’infanzia), Timo Orlandi (basso) e Stefano Bertolotti (batteria).

2. Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
Rock, Psichedelica, Prog.

3. Ascoltando il tuo ultimo lavoro dal titolo “Zero Over Zero”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscire. Innanzitutto: Come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il titolo è una metafora ispirata dal mondo matematico. Zero Diviso Zero. Un’operazione indefinita che acquista un significato se intesa come un processo dinamico in cui due quantità vengono divise mentre tendono a diventare sempre più piccole, senza mai fine. A seconda dei casi il risultato può potenzialmente essere qualunque cosa, un numero finito o, anche, raggiungere infinito. In questo senso il titolo del lavoro si riferisce alle molteplici possibilità dell’Essere, a come variazioni infinitesimali e apparentemente insignificanti possano portare ad esiti e situazioni di vita radicalmente differenti. In effetti tutti i brani traggono spunto da episodi biografici reali o immaginari, ripercorrendo i fatti o reinventando e delineando alternative possibili. Molti pezzi sono nati durante il periodo di concerti seguito all’uscita del mio primo disco. E’ stata una fase molto creativa, in cui ho svolto primariamente un lavoro solitario nel mio studio, elaborando idee e paesaggi sonori alla ricerca di una immediatezza che permettesse ai miei compagni di band di inserirsi facilmente dal vivo. Le frequenti improvvisazioni durante i concerti hanno poi fatto maturare le molte idee fino al punto in cui ho sentito il bisogno di fissarle in studio.

4. Quali sono i tuoi progetti futuri?
La priorità al momento è portare in giro il nuovo disco e farlo ascoltare il più possibile dal vivo. Nel frattempo ho già iniziato ad accumulare materiale per nuovi brani ma è ancora presto per pensare ad un nuovo album.

5. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Lunatic Soul, progetto solista di Mariusz Duda, voce e leader dei Riverside, formazione prog Polacca. Michael Kiwanuka, indie soul-folk, altissima qualità, gran scrittura e gran voce. Jonathan Wilson, psychedelic rock contemporaneo e dalle tinte vintage, anche seconda chitarra e voce del Us + Them tour di Roger Waters, un musicista molto interessante.