replica Rolex replica watches

Ivan Cortesi (parole, voce, chitarre) e Andrea Ardigò (voce, batteria, pad) sono La Nevicata dell'85 ed il prossimo 6 giugno pubblicheranno il loro terzo disco dal titolo "Frontiere/Confini". Dopo sette anni passati in silenzio, La Nevicata Dell'85 focalizza l'attenzione su pezzi sempre più asciutti e d'impatto in cui il suono, decisamente più pesante e grezzo, ben si combina con il cantato/parlato e con le tematiche affrontate.

La Nevicata Dell'85 ha superato i propri confini, ha abbracciato il diverso, l'ha fatto suo e ne è diventata parte. Al posto delle fascinazioni post rock di sette anni fa, ora abbiamo un suono estremamente saturo, abrasivo, ringhiante. Tutto suona più asciutto e ridotto all'osso, mentre le parole, taglienti e dirette, si stagliano davanti ai nostri occhi, come moniti da rispettare e onorare.

Un'atipica preghiera sludge/hardcore che oltre ad affondare le radici nell'industrial e nell'ambient, presenta come ospite, su cinque dei dieci brani, Osvaldo Arioldi Schwartz (Officine Schwartz).

Il “Confine” è da intendersi come un luogo esistente e tangibile, generato dalla volontà di demarcare uno spazio, separato e differenziato dal resto. Quel luogo strappato dall'anonimato diventa il proprio luogo identitario. Porre un confine significa proteggerlo ma anche escludere ed espellere tutto ciò che rappresenta il diverso. La “Frontiera”, invece, è da intendersi come un luogo immaginario e personale, spazio aperto da esplorare, in cui avventurarsi per conoscersi e diventare altro.

L'album vuole essere un invito ad abbracciare la Frontiera e il cambiamento che in esso è insito. Sconfinare e oltrepassare la propria Frontiera significa concedersi la possibilità di lasciare alle spalle pregiudizi e preconcetti ed entrare in uno spazio nuovo, sconosciuto, incerto ma altrettanto stimolante in cui mettere radici e relazionarsi col “diverso”. Abitare la soglia significa lasciare il proprio centro, accettare la propria limitatezza e accogliere l'altro nella consapevolezza che questa disponibilità all'incontro ci cambierà in modo inaspettato e migliore.