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8347È bello quando la musica ti resta attaccata alla pelle.
Lo scorso 23 marzo 2013 è stato un sabato sera particolarmente denso di musica ed emozioni presso il Circolo Agorà di Cusano Milanino (MI): si sono alternati sui due palchi Paolo Benvegnù, Giuliano Dottori, Il Rumore Della Tregua, Serà e Daniele Celona.
Partiamo dalla fine: due uomini sul palco salutano, si inchinano, applaudono, ringraziano ed avvolgono il pubblico in un abbraccio caldo. Quei due uomini sono PAOLO BENVEGNÙ e ANDREA FRANCHI, rispettivamente chitarrista / cantante e batterista / pianista / corista. Nell'incantevole cornice del live club milanese, i due hanno proposto una vasta selezione di brani pescando dal recente lavoro "HERMANN" ('Avanzate ascoltate', 'Johnnie and Jane', 'Moses', 'Love is talking' per citarne alcune) e dai precedenti "PICCOLI FRAGILISSIMI FILM" e "LE LABBRA" ('Io e te', 'Il sene0dbtimento delle cose', 'Nel silenzio', 'È solo un sogno' cantata ad occhi chiusi dalle decine di ragazzi nelle prime file, la delicatissima 'In a manner of speaking' dei Tuxedomoon, 'Il mare verticale' cantata a squarciagola dal pubblico così come 'Cerchi nell'acqua' che riscuote un successo entusiasmante).
La formula del duo aggiunge fascino all'intimità di alcuni brani, togliendo sovrastrutture; i pezzi indossano vesiti leggeri e guadagnano in densità emozionale ed arrivano dritti con la loro eleganza e la loro essenzialità. E sono disperatamente vivi.
La complicità artistica di Franchi e Benvegnù, il continuo ricercarsi con lo sguardo sul palco e la contemporanea concentrazione su ogni singola nota hanno permeato tutto il live: due ore di discesa nella profondità dell'uomo contemporaneo tra carezze al cuore e una poetica e schizofrenica realtà.
Passa il tempo ma Benvegnù e soci non avvertono cali perchè non si adagiano sul passato ma si proiettano verso il futuro. Con onestà.

 

f003Oltre ai Paolo Benvegnù ci sono stati altri set: innanzitutto IL RUMORE DELLA TREGUA, band dalle notevoli potenzialità che propone una manciata di ottimi brani dalle sonorità rock. Hanno dimostrato una buona dimestichezza col palco, una grande capacità di coinvolgimento e un coraggio artistico: osare verso soluzioni melodiche nuove ed interessanti si può.

 

 

C'è stato spazio per un breve set acustico di GIULIANO DOTTORI (tra le altre cose chitarrista degli db42Amor Fou) che ha deliziato l'audience con alcuni pezzi eseguiti chitarra e voce: da segnalare la sincera e morbida "Silenzi" e la primizia parecchio gustosa "Le vite degli altri" (che trae spunto dall'omonimo film) di prossima uscita. La voce calda e vellutata dell'artista nato in Canada e milanese d'adozione avvolge il pubblico come a volerlo proteggere e coprire di note magiche.

 

 

f405Altro momento della serata è stato il live 'chitarroso' dei bravissimi SERÀ. Il duo ha stupito tutti con arpeggi, incroci di voci e melodie ora rilassanti ora più veloci e nervose. Malgrado il breve spazio concesso loro, hanno restituito un'immagine di freschezza ed una genuina capacità compositiva. Una piacevole scoperta.

 

 

Tra rabbia e sinuosità si sono mosse le canzoni del giovane cantautore rock DANIELE CELONA che ha saputo coniugare passione viscerale ed irruenza scenica e comunicativa. Il mix si 84ccè rivelato essere vincente perchè il pubblico dell'Agorà ha premiato tanta bellezza con applausi sinceri.

Una serata corposa, un concentrato di musica vissuta dalla testa al cuore. Con le note che si infilano sotto pelle.